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24 Settembre 2021 | Approfondimenti tecnici

Il Fondo per il sostegno alle grandi imprese in temporanea difficoltà finanziaria

Il 3 settembre 2021 il Ministero dello Sviluppo Economico ha comunicato che dal 20 settembre 2021 le grandi imprese che si trovano in situazione di temporanea difficoltà a causa dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 potranno presentare richiesta per accedere al Fondo per il sostegno alle grandi imprese in temporanea difficoltà finanziaria da 400 milioni di euro istituito presso il Ministero dello Sviluppo Economico e gestito da Invitalia.

Il Fondo è stato istituito dall’articolo 37 del D.L. n. 41 del 22 marzo 2021 (c.d. “Decreto Sostegni”) con l’obiettivo di sostenere il rilancio e la continuità dell’attività delle grandi imprese che operano sul territorio nazionale e che si trovano anche in amministrazione straordinaria.

In particolar modo, potranno beneficiare delle agevolazioni le imprese che occupino un numero pari o superiore a 250 dipendenti, che abbiano un fatturato superiore ai 50 milioni di Euro o un bilancio superiore ai 43 milioni di Euro e che presentino i seguenti requisiti:

  • versino in situazione di temporanea difficoltà finanziaria, in relazione alla crisi economica connessa con l’emergenza epidemiologica da Covid-19, determinata dalla presenza di flussi di cassa prospettici inadeguati a far fronte regolarmente alle obbligazioni pianificate, ovvero ricorrano le condizioni che valgano a qualificare l’impresa in difficoltà ai sensi di quanto previsto dall’articolo 2, punto 18, del Regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione europea del 17 giugno 2014;
  • presentino prospettive di ripresa dell’attività;
  • siano regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese;
  • abbiano una sede legale e operativa ubicata sul territorio nazionale;
  • non rientrino tra le imprese che hanno ricevuto e successivamente non rimborsato o depositato in un conto bloccato gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
  • non siano sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatorie;
  • abbiano restituito somme dovute a seguito di provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero dello Sviluppo Economico;
  • non siano destinatarie di una sanzione interdittiva di cui all’articolo 9, comma 2, lettera d), del D.Lgs. n. 231 dell’8 giugno 2001 e successive modificazioni e integrazioni;
  • i cui legali rappresentanti o amministratori non siano stati condannati, con sentenza definitiva o decreto penale di condanna divenuto irrevocabile o sentenza di applicazione della pena su richiesta ai sensi dell’articolo 444 c.p.p., per i reati che costituiscono motivo di esclusione di un operatore economico dalla partecipazione a una procedura di appalto o concessione ai sensi della normativa in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture vigente alla data di presentazione della domanda.

Ai fini dell’accesso alle agevolazioni, le imprese devono presentare un piano di rilancio, realistico e credibile, dell’azienda o di un suo asset, che illustri:

  • le azioni che si intendono porre in essere per sostenere la ripresa o la continuità dell’attività d’impresa;
  • le prospettive di collocazione dell’impresa sul mercato, fornendo elementi giustificativi sullo stato di difficoltà temporaneo e sulla capacità di rimborso integrale del finanziamento eventualmente concesso;
  • le azioni che saranno individuate per ridurre gli impatti occupazionali connessi alla situazione di temporanea difficoltà finanziaria;
  • le esigenze di liquidità per il prosieguo dell’attività, nonché le eventuali ulteriori azioni che si intendono intraprendere ai fini di una eventuale operazione di ristrutturazione aziendale, ivi inclusi la cessione o rilevazione dell’impresa o di suoi asset.

Le domande possono essere presentate a decorrere dalle ore 12:00 del giorno 20 settembre 2021 e fino alle ore 11:59 del giorno 2 novembre 2021, attraverso apposita procedura informatica, accessibile dal sito dell’Agenzia Nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa s.p.a. – Invitalia.

Le agevolazioni sono concesse nella forma di finanziamento agevolato da restituire in cinque anni.

L’importo complessivo non può essere superiore, alternativamente:

  • al doppio della spesa salariale annua dell’impresa proponente per il 2019 o per l’ultimo esercizio disponibile, compresi gli oneri sociali e il costo del personale che lavora nel sito dell’impresa ma che figura formalmente nel libro paga dei subcontraenti. Nel caso di imprese create a partire dal 1° gennaio 2019, l’importo massimo del finanziamento non può superare i costi salariali annui previsti per i primi due anni di attività;
  • al 25 per cento del fatturato totale dell’impresa proponente nel 2019.

L’importo del finanziamento concesso alla singola impresa o al gruppo di imprese beneficiarie non può, in ogni caso, eccedere i 30 milioni di Euro.

Dette misure sono concesse nei limiti ed alle condizioni previste dal Quadro Temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza da Covid-19 di cui alla comunicazione della Commissione europea C(2020) 1863 final del 19 marzo 2020 e successive modificazioni e integrazioni.

La Commissione europea, con decisione C(2021) 6125 final del 16 agosto 2021, ha autorizzato il regime di aiuti relativo agli interventi del predetto Fondo.

Lo scopo principale è quello di sostenere le imprese non solo al fine di preservare la stabilità economica (anche e primariamente in termini di occupazione) del Paese, ma anche per garantire e incentivare le rilevanti iniziative che in ambito sociale le imprese stesse sempre più spesso offrono.

E, ad onor del vero, non si sta parlando solo delle grandi imprese.

Anche le piccole e medie imprese stanno ricoprendo un ruolo primario mediante numerose iniziative – in parte assunte in maniera strutturale e permanente – di welfare aziendale in ambito sanitario (servizi diagnostici per il Covid-19 e servizi medici di consulto anche a distanza, per esempio), assicurativo (con nuove assicurazioni sanitarie), di tutela della famiglia (maggiore flessibilità oraria che permette la conciliazione vita-lavoro, nuove attività di formazione a distanza e aiuti per la gestione dei figli e degli anziani, sostengo nell’educazione scolastica dei figli), nonché mediante iniziative filatropiche in favore della comunità tutta (donazioni e sostegni al Sistema Sanitario e alla ricerca).

Autore: Avv. Roberta Amoruso